Il lago più esteso d’Italia citato da Dante, amato da Goethe

Dante Alighieri nell’Inferno l’aveva messo nel Canto XX e l’aveva chiamato Benaco “Suso in Italia bella giace un laco, piè de l’Alpe che serra Lamagna sovra Tiralli, c’ha nome Benaco” scriveva il Sommo Poeta. Benaco ancora qualcuno lo chiama oggi, ma forse è più conosciuto come Lago di Garda.

Si tratta del maggiore lago italiano con una superficie di circa 370 km quadrati e terzo per profondità dopo il lago di Como e quello Maggiore. Sulle sue acque sventolano le bandiere delle province di Veneto, Lombardia e Trentino Alto Adige, le province in cui è suddiviso territorialmente e amministrativamente, ma anche molte altre bandiere personalizzate che possono essere quelle posizionate sulla moltissime barche, a vela o a motore, che lo solcano quotidianamente, soprattutto d’estate, oppure sui pontili sferzati dal vento dove attraccano le imbarcazioni. Bandiere che oggi possono essere facilmente ed economicamente realizzate da casa propria utilizzando i servizi di stampa on line. Ma a solcarlo sono anche i windsurf, soprattutto nelle zone ventose di Torbole e Riva del Garda, e a visitarlo sono milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.

«Stasera avrei potuto raggiungere Verona, ma mi sarei lasciato sfuggire una meraviglia della natura, uno spettacolo incantevole, il lago di Garda; non ho voluto perderlo, e sono stato magnificamente ricompensato di tale diversione.»

Goethe – Viaggio in Italia, 12 settembre 1786.

La sua forma è unica, molto allagato alla base verso sud, si restringe salendo verso nord con le sponde veronese e bresciana che si avvicinano fino quasi a toccarsi.

Che Dante lo chiami Benaco nella Commedia non è certo un vezzo del poeta, perché il Lago di Garda in epoca romana era noto con il nome di Benacus ed era anche venerato, da alcuni, come il dio Benacus. Oggi il toponimo Benaco rimane solo in un paese, Torri del Benaco, mentre il nome Garda deriva dall’omonima cittadina tuttora esistente sulla sponda veronese, meta molto celebre del lago insieme a Gardone Riviera, altra località con il nome Garda.

Dal punto di vista etimologico, Garda è di origine germanica ed è l’evoluzione della parola germanica warda che significa “luogo di guardia” o “luogo di osservazione”, mentre la parola Benacus ha origini quasi sicuramente celtiche, quindi precedenti ai romani e dovrebbe derivare da bennacus che dovrebbe voler dire “cornuto” ossia dai molti promontori.

La voce latina di Benaco è attestata come Benācus, -i e presuppone quindi un accento piano (Benàco): la versione italiana dell’accento tonico rimane fedele all’accentazione latina, quindi va pronunciato con l’accento sulla “a”. Gli abitanti del lago, in particolar modo quelli della sponda veronese, pronunciano il nome Benaco con l’accento sulla “e”, ovvero Bènaco. Resta oscuro il motivo per cui i nativi delle zone del lago tendono ad utilizzare la versione con l’accento sdrucciolo del nome.

Da Wikipedia

Ma sono moltissimi gli aspetti da approfondire su uno dei laghi più belli d’Europa, se non del mondo. E molte sono anche le curiosità e i luoghi da scoprire. Seguiteci e non ve ne pentirete.